Oggi ci sarà il lancio della fase zero di Ethereum 2.0.
Il countdown rivela che la Beacon Chain inizierà ad essere operativa a partire dalle ore 13 CET.
Insomma, è tutto pronto, e tutto sta andando come previsto.
Nel frattempo il prezzo di ETH è tornato sopra i 600$, dopo qualche giorno in cui era sceso a circa 500$.
In realtà il prezzo massimo del 2020 fu toccato il 24 novembre, quando arrivò fino a 618$, ma con gli attuali 610$ è molto vicino al massimo annuale.
Infatti, oltre all’entusiasmo che si è diffuso negli ultimi giorni sui mercati crypto, è possibile che sul prezzo di ETH influisca anche il prossimo avvio dello staking.
La Beacon Chai n che verrà lanciata oggi non diverrà subito la catena principale, ma sarà basata su Proof-of-Stake, a differenza dell’attuale catena basata su Proof-of-Work.
Questo significa che sarà possibile depositare ETH in staking su Beacon Chain per ottenerne in cambio i premi per la convalida dei blocchi.
Per poterlo fare è possibile immobilizzare 32 ETH in un nodo di Beacon Chain, oppure consegnare quantità inferiori di ETH a quei nodi che li raccolgono per metterli in staking.
Gli exchange e il lancio di Ethereum 2.0
Diversi exchange noti hanno già annunciato che consentiranno ai loro utenti di mettere in staking quantità anche molto limitate di ETH grazie ai loro servizi, pertanto è possibile che questa opportunità ne abbia fatto crescere la domanda di mercato.
Sebbene l’offerta di Ethereum aumenti ad un ritmo maggiore rispetto ad esempio a quella di Bitcoin, potrebbe non essere sufficiente a coprire interamente tutta la nuova domanda, qualora molti utenti decidessero di acquistare ETH per metterli in staking.
Pertanto è possibile che questa dinamica possa influenzare positivamente il prezzo.
Una cosa curiosa, che però dà l’idea del momento d’oro che sta attraversando Ethereum, è il sorpasso nei confronti di Bitcoin per quanto riguarda i nodi.
Infatti secondo EtherNodes.org , i nodi Ethereum sarebbero ormai oltre 11.200, mentre quelli di Bitcoin secondo BitNodes.io sarebbero poco più di 11.000.
Il sorpasso in realtà è avvenuto a settembre, probabilmente a causa dell’hype della DeFi, ma basta pensare che ad inizio anno i nodi Ethereum erano meno di 8.000 per rendersi conto che si tratta di una crescita davvero consistente, anche perché installare e far girare un nodo Ethereum è tutt’altro che semplice.
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Il countdown rivela che la Beacon Chain inizierà ad essere operativa a partire dalle ore 13 CET.
Insomma, è tutto pronto, e tutto sta andando come previsto.
Nel frattempo il prezzo di ETH è tornato sopra i 600$, dopo qualche giorno in cui era sceso a circa 500$.
In realtà il prezzo massimo del 2020 fu toccato il 24 novembre, quando arrivò fino a 618$, ma con gli attuali 610$ è molto vicino al massimo annuale.
Infatti, oltre all’entusiasmo che si è diffuso negli ultimi giorni sui mercati crypto, è possibile che sul prezzo di ETH influisca anche il prossimo avvio dello staking.
La Beacon Chai n che verrà lanciata oggi non diverrà subito la catena principale, ma sarà basata su Proof-of-Stake, a differenza dell’attuale catena basata su Proof-of-Work.
Questo significa che sarà possibile depositare ETH in staking su Beacon Chain per ottenerne in cambio i premi per la convalida dei blocchi.
Per poterlo fare è possibile immobilizzare 32 ETH in un nodo di Beacon Chain, oppure consegnare quantità inferiori di ETH a quei nodi che li raccolgono per metterli in staking.
Gli exchange e il lancio di Ethereum 2.0
Diversi exchange noti hanno già annunciato che consentiranno ai loro utenti di mettere in staking quantità anche molto limitate di ETH grazie ai loro servizi, pertanto è possibile che questa opportunità ne abbia fatto crescere la domanda di mercato.
Sebbene l’offerta di Ethereum aumenti ad un ritmo maggiore rispetto ad esempio a quella di Bitcoin, potrebbe non essere sufficiente a coprire interamente tutta la nuova domanda, qualora molti utenti decidessero di acquistare ETH per metterli in staking.
Pertanto è possibile che questa dinamica possa influenzare positivamente il prezzo.
Una cosa curiosa, che però dà l’idea del momento d’oro che sta attraversando Ethereum, è il sorpasso nei confronti di Bitcoin per quanto riguarda i nodi.
Infatti secondo EtherNodes.org , i nodi Ethereum sarebbero ormai oltre 11.200, mentre quelli di Bitcoin secondo BitNodes.io sarebbero poco più di 11.000.
Il sorpasso in realtà è avvenuto a settembre, probabilmente a causa dell’hype della DeFi, ma basta pensare che ad inizio anno i nodi Ethereum erano meno di 8.000 per rendersi conto che si tratta di una crescita davvero consistente, anche perché installare e far girare un nodo Ethereum è tutt’altro che semplice.
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